giovedì 19 gennaio 2017

La bella addormentata nel bosco / Curiosità sulle fiabe originali




Come tutti i film d'animazione Disney anche la storia di Aurora è ispirata da fiabe nate molto tempo prima.



La versione più antica della fiaba (1340) è ambientata all'epoca dei greci e dei troiani e racconta della principessa Zellandine, innamorata di Troylus. Il padre della principessa mette alla prova il ragazzo mandandolo lontano e non appena egli parte Zellandine cade in un sonno profondo. Quando Troylus torna la trova addormentata e la mette incinta nel sonno. Lei viene destata dal figlio che la libera dal filo di lino che la teneva in quella condizione.


La successiva versione è Sole, Luna e Talia del Pentamerone ( cinque giornate) scritto da Giambattista Basile (1634) che contiene riferimenti diretti alla deflorazione, allo strupro, alla fedeltà coniugale e altri temi adatti al suo pubblico di aristocratici (adulti). Nella sua versione il sonno di Talia viene predetto alla sua nascita e causato da una lisca di lino, il principe non bacia la principessa ma la violenta e da questa violenza nascono Sole e Luna. Sarà uno dei due figli a liberarla dal sonno. Il principe che in un primo momento l'aveva abbandonata torna da lei e la porta al suo castello con i bambini, lì la regina (madre del principe) per invidia e gelosia ordina al cuoco di corte di cucinare i bambini e servirli al principe che si rifiuta di farlo e tenta di gettare nel fuoco Talia ma il principe fa bruciare la madre e Talia diventa la nuova regina.


La versione di Charles Perrault (ne I racconti di mamma l'oca, 1697) si intitola La belle au bois dormant alla quale si deve il titolo con cui oggi viene conosciuta questa fiaba. Perrault rielaborò la storia Sole, Luna e Talia rimuovendo ogni aspetto perturbante per enfatizzare valori morali quali la pazienza e la passività della donna. Nel suo racconto non è la principessa bensì sua figlia a chiamarsi Aurora.


La variante dei fratelli Grimm nei Kinder-und Hausmärchen (1812) ha titolo Rosaspina ed è la versione più conosciuta e più simile alla versione Disney. Per celebrare il battesimo della tanto sospirata figlioletta, un Re e una Regina invitano tutte le fate del regno affinché le facciano da madrina. Ognuna delle fate dona qualcosa alla neonata: chi la bellezza, chi la saggezza, chi il talento musicale. Sopraggiunge una fata cattiva, che non era stata invitata e per vendicarsi dell'onta dona alla bambina una maledizione: "Prima che il sole tramonti sul suo sedicesimo compleanno ella si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio e morrà!" (Strega Malefica nella versione Walt Disney); “La figlia del re a quindici anni si pungerà con un fuso e cadrà a terra morta.” (nella versione fratelli Grimm). Una delle fate buone, pur non potendo annullare l'incantesimo, lo mitiga, trasformando la condanna a morte in quella di 100 anni di sonno, da cui la principessa potrà essere svegliata solo dal bacio di un principe. Col tempo, il castello incantato si copre di una fitta rete di rovi, tale da impedire a chiunque di penetrarvi. Per impedire che la profezia si compia, il Re bandisce gli arcolai dal suo regno; ma la principessa, all'età di 15 anni, per caso incontra una vecchia che sta tessendo, e il suo fato si compie. La fata buona, sopraggiunta per aiutare la sua figlioccia, fa addormentare insieme alla principessa l'intero castello. Dopo 100 anni un principe giunge al castello, e miracolosamente i rovi si aprono dinnanzi a lui. Il principe trova la principessa, e se ne innamora a prima vista. Il suo bacio la risveglia. 


Nessun commento:

Posta un commento